Rete Emilia in Marocco

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  • Marocco: si trattano nuovi accordi commercialiimport marocco

    Con la crisi degli approvvigionamenti che ha colpito l’Europa nei lunghi mesi di serrata della Cina, i Paesi dell’Unione europea si sono resi conto che basare le proprie importazioni quasi esclusivamente su Pechino genera una miriade di complicazioni.

    L’Unione europea ha dunque deciso di non restare ferma ad osservare la situazione, sperando che le acque si calmino, ma ha rivolto l’attenzione verso altri grandi attori di mercato- In questo scenario, ci sono due Paesi che potrebbero guadagnare ampi profitti con il commercio con l’Europa, sottraendo fette di mercato attualmente in mano alla Cina: L’India – la storica rivale asiatica del colosso cinese – e il Marocco.

    Cosa offrono Delhi e Rabat?

    Con un’economia in forte espansione e con l’industria che ha subito dei rallentamenti minori rispetto alla controparte cinese, il Marocco e l’India offrono uno scenario di collaborazione commerciale che in questi mesi sta facendo gola a Bruxelles. Mentre però con Delhi il discorso era già stato avviato agli inizi dell’anno ed era stato stoppato soltanto a causa della pandemia, con Rabat il canale di dialogo si è appena aperto, ma potrebbe portare a dei vantaggi che l’unione europea non può sottovalutare.

    In modo particolare e come riportato da Deutsche Welle, il Marocco possiede un apparato produttivo fondato su dei costi più alti rispetto al mercato asiatico, ma gode di una vicinanza geografica in grado di abbattere le tempistiche di approvvigionamento. Inoltre, grazie a strutture industriali decisamente più in linea con gli standard europei – fabbriche alimentate con fonti di energia rinnovabile e a minor impatto ambientale – il suo mercato sarebbe gradito ai movimenti verdi d’Europa, che vedono nella più inquinante Cina un Paese da disincentivare.

    Marocco: si trattano nuovi accordi commerciali

    Nelle prossime settimane, gli entourage dell’Europa e del Marocco si incontreranno per definire dei particolari accordi commerciali volti a promuovere la collaborazione economica. Allo stato attuale infatti e con i trattati vigenti impostare un discorso di ampie vedute sarebbe infatti impossibile, a causa delle imposte doganali e soprattutto sui limitati canali di dialogo.

    Tuttavia, gli enormi vantaggi forniti dal Marocco sarebbero indispensabili nel caso in cui si riproponesse – come molti temono in ambito scientifico – una crisi pandemica come quella dello scorso inverno, dove la mancanza dei dispositivi medici ha messo in crisi il sistema sanitario dell’Europa. In uno scenario che, differentemente da quanto accaduto in passato, potrebbe garantire risultati maggiori e più celeri rispetto al mantenimento della dipendenza dalla Cina. Soprattutto, però, libererebbe l’Europa dall’unico vero ostacolo che in questi anni l’ha resa impossibilitata nel contrastare l’avanzata della Cina in campo internazionale, dettato dalla paura di ritorsioni commerciali che avrebbero tagliato una moltitudine di forniture essenziali. E in ultima battuta, garantirebbe alla stessa Europa di non essere tenuta per le briglie per quanto riguarda anche i posizionamenti politici internazionali, grazie alla possibilità di sopperire ad eventuali strette dei propri concorrenti.

    Fonte: https://it.insideover.com/economia/leuropa-guarda-al-marocco.html

  • Covid19: Bruxelles si congratula con il Marocco

    La commissione europea si è congratulata con il Marocco per la gestione esemplare attuata dal Marocco nel contesto della crisi sanitaria causata dal Covid19.
    “Il Marocco non è solo un vicino immediato, ma anche un partner stabile e affidabile che ha agito rapidamente per contenere la diffusione della pandemia di Covid-19″, ha affermato Olivér Várhelyi, Commissario europeo per il vicinato.
    “In questo contesto e utilizzando la flessibilità offerta dalle norme di bilancio esistenti, la Commissione ha deciso di reindirizzare 450 milioni di euro di fondi già assegnati al Marocco per rispondere alle esigenze di emergenza a breve termine, nonché dei possibili impatti sulla società e l’economia marocchina ”, ha affermato il commissario europeo in risposta a una questione di un deputato europeo sull’opportunità di questo sostegno al Regno.
    Il funzionario europeo ha spiegato che la Commissione europea sta dimostrando solidarietà con il resto del mondo per combattere la pandemia di Covid-19, “perché la battaglia per sconfiggere il virus internamente può avere successo solo se il virus viene sconfitto nel mondo “.
    Inoltre, ha aggiunto Várhelyi, “una risposta europea forte e globale consiste nel coltivare i valori fondamentali dell’UE, nonché il consolidamento dei suoi interessi strategici”, aggiungendo che “questo è particolarmente vero quando parliamo del vicinato europeo in cui il Marocco è un partner stabile e affidabile”.

    Fonte: https://www.ambasciatamarocco.it/

  • COVID IN MAROCCO

    Al fine di contenere l’emergenza sanitaria dovuta al COVID-19, il Marocco ha prorogato lo stato di emergenza sanitaria fino al 20 maggio, adottando varie misure di contenimento quali l’obbligo di indossare mascherine di protezione all’esterno della propria abitazione, con pene per i trasgressori che possono variare da un periodo di detenzione da uno a tre mesi ad una multa in denaro tra i 300 MAD (circa 30€) ed i 1300 MAD (circa 130€);
    l’interruzione di tutti i collegamenti con l’estero, tra cui la sospensione di quelli aerei fino al 31 maggio (salvo operazioni speciali di rimpatrio, i voli commerciali in vendita online non dovrebbero operare); la sospensione di tutti i mezzi di trasporto pubblico e privato interurbano;
    coprifuoco notturno dalle ore 19.00 alle ore 5.00 durante il Ramadan ed interdizione assoluta agli spostamenti (in tale fascia oraria non varranno gli attestati di cui sopra), salvo che per urgenze mediche e per coloro che sono impiegati in attività vitali ed essenziali.

    Si raccomanda ai connazionali in Marocco di attenersi alle indicazioni delle autorità sanitarie locali, di consultare regolarmente il sito del Ministero della Salute marocchino (www.sante.gov.ma) ed il portale web dedicato 3 / 4 (http://www.covidmaroc.ma/pages/Accueil.aspx), nonché di seguire i media locali per tutti gli aggiornamenti sulla situazione sanitaria nel Paese.

    Il Ministero della Salute marocchino ha attivato il numero verde 141, dedicato esclusivamente a coloro che presentano sintomi riconducibili al COVID-19. Un altro numero verde 00212801004747 (0801004747 se si chiama dal Marocco) è stato istituito per fornire consigli ed informazioni sull’epidemia e sulle procedure da seguire per segnalare un caso sospetto

  • Di Maio a Rabat: “Marocco strategico

    Luigi Di Maio, Ministro degli Esteri italiano, , si è recato il 1 novembre 2019, in visita ufficiale in Marocco, e a Rabat ha incontrato il Capo del governo Saadeddine El Othmani, e il Ministro degli Esteri marocchino, Nasser Bourita.

    L’occasione ha visto Italia e Marocco firmare un accordo di partenariato strategico multidimensionale che, a detta del ministro italiano, rappresenta un passo importante per Roma e per le politiche relative al Mediterraneo. Di Maio ha descritto il Marocco un Paese strategico, una porta verso l’Africa, centrale per le decisioni riguardanti l’intera area mediterranea. Pertanto, l’accordo stipulato potrà avere effetti sia per l’Europa sia per il Nord Africa.

    In Marocco vi sono 252 aziende italiane e lo scorso anno il flusso complessivo di merci tra i due Paesi è aumentato del 5,6 %, passando dai 2.89 miliardi di euro del 2017 ai 3.51 miliardi del 2018. Non da ultimo, sono circa 6.500 gli italiani stabilmente residenti in Marocco, cui si aggiungono numerosi turisti ogni anno.

    Fonte completa:
    https://sicurezzainternazionale.luiss.it/2019/11/02/maio-marocco-firmato-accordo-partenariato-strategico/

  • Emilia in Marocco presente a FARETE 2015

    “Sono felice che questa edizione di FARETE che si realizza in Fiera per il secondo anno consecutivo, segni uno straordinario successo di crescita, segnale peraltro della vitalità e dell’energia dell’industria Bolognese, della sua capacità di fare sistema e di attrarre investimenti internazionali. BolognaFiere da parte sua si conferma come piattaforma ancora più utile all’industria Bolognese e regionale per promuovere le sue performances e il Made in Italy di successo a livello internazionale. Ribadendo quindi l’impegno prioritario di qualificazione e innovazione del quartiere fieristico, sempre più al servizio delle imprese e dei distretti industriali”, dichiara Duccio Campagnoli, Presidente BolognaFiere.